Introduzione

INTRODUZIONE (da non saltare!)

Considera il trading come un cerchio composto da più elementi di quelli che magari tu possa pensare (ma pochi, non temere!) che devono essere tutti presenti perché il cerchio si chiuda: se un solo elemento è assente, il cerchio non si chiude e da quell’apertura andrà via il tuo denaro!

- Il primo elemento ovviamente è il segnale di ingresso.

- Di pari importanza è il momento in cui uscire da un trade ed ha la stessa necessità di attenzione del segnale di ingresso (e qui sono pochi che te le fanno notare per cui già sappiamo che, se lo risolviamo, siamo un passo in avanti rispetto alla moltitudine dei trader, che sono quelli che perdono).

- Poi abbiamo la necessità di sapere come fare per non rischiare più del dovuto in modo da preservare il capitale (e qui se chiedi a chiunque faccia trading neanche trovi una risposta, per cui sapendo come fare siamo ancora un passo in avanti rispetto a coloro che perdono). 

- Poi dobbiamo essere sicuri di conoscere a menadito i tipi di ordini che posso inserire e le loro caratteristiche (stesso discorso di sopra).

- Poi dobbiamo organizzare il nostro “ufficio”, che è poi la nostra piattaforma sul computer in modo da essere sicuri di non avere problemi tecnologici di sorta: ho visto trader che fanno trading collegati al wifi della salumeria di fronte che quando chiude spegne il modem!!!! O con computer degli anni ’80...

- Poi dobbiamo avere un piano di trading, il che significa avere analizzato un' idea di movimento dei mercati a seguito di un disegno sul grafico (segnale di trading) che si ripete e che abbiamo imparato ad individuare, averlo misurato e aver capito se quel segnale, quando applicato, ci potrebbe dare dei profitti.  


Alla fine di tutto, infatti il trading è un sottilissimo bilancio tra profitti e perdite dove le perdite sono all'ordine del giorno esattamente come i costi di un ufficio sono quotidiani e dovranno, alla fine, essere inferiori ai ricavi.


Chi non riesce a metabolizzare questa caratteristica del trading è meglio che non ci si avvicini neanche: è come voler giocare a tennis ma pretendere che la rete non ci sia: deve evidentemente cambiare sport.

Se questo è vero, la prima cosa da imparare è quella di convivere con le perdite e di questo l’industria del trading non fa menzione, ma, come vedrai nello sviluppo del corso, una volta imparato come fare, sembrerà impossibile non averci pensato prima o non averci pensato affatto (come accade ai più).


Completa e continua